Vespro Romano



VESPRO ROMANO

Caldarroste allineate sul fornello,
angolo di tepore in via Condotti,
sorridono, mulatte maliziose,
e in tentazione cercano d’indurmi.

Non ci sono le mani delicate
a cui porgere il caldo del cartoccio.
Solitudine mesta al Caffè Greco.
Autunno malinconico di pioggia.

Ancora a passeggiare m’indurresti,
sotto un ombrello verde contadino,
prendendomi per mano dolcemente.
Se qui con me tu fossi questa sera.

Cameriere che officia al Caffè Greco,
l’incedere ecclesiastico e solenne,
un messale miniato il suo vassoio
ed il suo frack ha fasto di piviale.

Icone in questo tempio del buongusto,
Buffalo Bill, Guttuso e Palazzeschi.
Ordino due caffè soprappensiero.
Me ne serve uno solo l’officiante.

Degno dell’Oltretevere il sorriso,
pieno d’un indulgente ego te absolvo,
all’ascesi svettante mi consegna
di Trinità Santissima dei Monti.

Roma, 21 ottobre 2002 - PIETRO MUGGIANU