VIS GRATA ITALIAE



 

                     epigramma

 Come in amore, per fare riforme

cinico il viagra tecnico non serve;

l'Italia  ci  provò: si bloccò frigida;

passione serve: la vis grata puellae!

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Da   Sky TG24

Mentre in Italia continua il dibattito sul referendum del 4 dicembre, una presa di posizione arriva anche dall’estero. A schierarsi è l’Economist. “Perché l’Italia dovrebbe votare no al referendum”, è il titolo di un lungo articolo del settimanale britannico.

“L’Italia torni a occuparsi di riforme vere” - In sintesi, la tesi sostenuta dall’Economist è che non è quella costituzionale la riforma di cui l’Italia ha bisogno. Il premier Matteo Renzi, si legge sul nuovo numero del settimanale e anche sul sito, "ha sprecato quasi due anni ad armeggiare con la Costituzione. Prima l'Italia torna ad occuparsi delle riforme vere, meglio è per tutta l'Europa". E per l'Economist le riforme vere sono "quelle strutturali, dalla giustizia all'istruzione". La riforma costituzionale proposta da Renzi, continua l'editoriale, “non si occupa del principale problema dell'Italia: la riluttanza a fare le riforme”

 

L'epigramma è stato inviato a Matteo Renzi  con la seguente mail del 25 novembre 2016.

Cagliari 25 novembre 2016,

               Caro Presidente e Segretario

               The Economist sbaglia. E di brutto. L'Italia non è una scacchiera e gli italiani non sono i pezzi mossi da degli scacchisti, governanti o saccenti editorialisti essi siano. La politica è passione ed arte,  non  scienza astratta e fredda tecnica. Una passione che ha condotto al parossismo della presentazione in parlamento di 82 milioni di emendamenti, appassionatamente quanto faticosamente contrastati e superati dal governo, e che, non illuminata dalla ragione, al suo stato puro, anima agitatori, populisti e oppositori interni del Tuo partito. Lo stesso The Economist ammette essere "il principale problema dell'Italia: la riluttanza a riformare". Si tratta di una riluttanza indotta dalla passione piuttosto che dalla ragione. Anche in politica vim vi repellere licet e tale riluttanza passionale deve respingersi con altrettanto passionale determinazione, che in democrazia deve temperarsi con la gradualità e la paziente opera di persuasione. Gradualità e persuasione postulano che l'arduo percorso delle riforme dovesse avere inizio con l'aggiornamento, peraltro non più procrastinabile,  della Carta costituzionale, in una materia da considerarsi meno divisiva e complicata di altre, anche per l'attesa pluriennale e ampiamente condivisa  di tale aggiornamento. A modo mio interpreto questa vicenda, ispirandomi al detto latino Vis grata puellae, lett."la violenza è gradita alla fanciulla",  derivato da un verso dell'Ars amatoria di Ovidio

« vim licet appelles: grata est vis ista puellis:
quod iuvat, invitae saepe dedisse volunt. »

(Ovidio Ars amatoria, Liber I, l. 673-674).

                                Buona giornata

 

Pietro Muggianu Sotgiu