UN GIUDICE A BERLINO



                  piccola ode

 

Il giudice a Berlino siede a L’Aja

per Latorre  e  Girone, i marò Kafka,

grazie al governo nostro saggio e giusto,

come lo fu per Arnold  il mugnaio

il politico e  Grande  Federico:

fece sintesi e rese poi giustizia,

smarrite entrambe nei sofismi torti

dei giudici burocrati  togati,

in mille e uno cavilli brancolanti

(pindarico volo/storico divario,

fermo della politica il primato,

le distinzioni debite ovvie essendo:

giustizia delegata e retenue,

democrazia e regime assolutistico...).

Di Girone il rimpatrio: festa grande!

Festa di garantismo e libertà!

Gioiamo per chi lascia la galera!

Cala il sipario per le tricoteuses ?

La forcaiola erbaccia rinsecchisce?

Sarà chi la coltiva un  Cincinnato?