L’ITALIA S’AGAPÒ
epigramma
“ L’Armata s’Agapò ”, son sessant’anni,
costò il carcere a Renzi e ad Aristarco:
le malefatte avevano evocate
dei nostri militari in guerra in Grecia,
a danno sopratutto delle donne.
Due carabinieri or vengono accusati
d’aver abbordate due americanine,
ragazze alticce per alcol e droga,
in auto accompagnandole indi a casa
(auto di servizio ed anche i due in servizio):
da entrambe le coppie là si fece sesso.
Un’allarmante e grave aberrazione!
Nessun rispetto per l’Arma onorata,
per lo Stato italiano che si serve,
per la propria funzione e dignità.
Due carabinieri che agiscono in coppia:
di un diffuso malessere il segnale!
Del senso dello Stato c’è mancanza;
senza freni galoppa l’individuo:
quis custodiet custodes qui in Italia?
Dominano mafiosi ed anarchia,
imbrogli, sotterfugi e falsità.
I populisti e quelli “cripto” e “para”
rafforzano il disprezzo per l’Italia
e per le istituzioni democratiche,
per dovere, rigore e fedeltà;
sfiducia e disfattismo propagando,
il senso del dovere deprimendo,
e con esso il fervore e l’autostima;
titillano la pancia e i suoi dintorni,
pancia e dintorni del popolo grezzo
(il popolo, materia da plasmare),
la propria vanità soddisfacendo,
specchiandosi nel popolo, narcisi.
Si governa, non ci si rispecchia!
Lo scopo il progresso morale e civile.