L'ASINO CHE VOLEVA NITRIRE
L'ASINO CHE VOLEVA NITRIRE
(favola)
C'era una volta un asino furbastro.
Tonto, ma velleitario ed ambizioso.
Non arrivava il raglio suo al cielo:
l'unica cosa questa che capì.
Facile confrontarlo col nitrito.
Quadrupede di rango essere ambì,
sfruttando le sue doti di ruffiano.
Seppe degli Houynhnhms, di rito irlandese,
come irlandese fu chi li scoperse
(tale Jonathan Swift, nel Settecento).
Erano dei quadrupedi speciali,
in segreta combutta fra di loro
e con altri cavalli, i più potenti,
per ottener potere e privilegi
(i migliori foraggi e mangiatoie).
Quegli equini altezzosi e supponenti
disprezzavano gli uomini comuni,
che chiamavano Yahoos, e le altre specie.
Per loro erano invece dei fratelli
gli utili idioti ingordi di vantaggi.
L'asino nostro accolto fu in congrega.
Un quadrupede di rango inferiore!
Utile tuttavia per scopi vari:
all'occorrenza duro morditore
(le ganasce non riesce a disserrare),
portatore di some sottomesso,
si accontenta di poco e d'aria fritta
(di far parte ad esempio, d'una cricca,
rituale, venerabile ed antica,
che ti faccia sentire uno che conta
e dei servizi tuoi ti ricompensi);
buono infine per farci mortadella.
Accolse di Houyhnhnms la tetra setta,
con tutti i crismi, l'asino, beato,
a patto che smettesse di ragliare
e imitare il nitrito non osasse.
La favola è stata inviata a Matteo Renzi con la seguente mail:
Cagliari 25 ottobre 2015
Caro Presidente e Segretario,
a Cagliari dominano gli Houynhnhnms.
Buona domenica
Pietro Muggianu Sotgiu