I gelsomini e i cento fiori (18 marzo 2015)
Sboccino in Tunisia i cento fiori,
fiori dei democratici valori,
dei gelsomini accanto al rifiorire.
Lanci il popolo il cuore oltre l’ostacolo,
dell’Islàm oltre il subdolo potere:
laiche schiette sian le istituzioni,
libero l’Islàm come ogni altro credo;
ai jihadisti altrimenti si soccombe
e al ghibli appassiranno i gelsomini.
L’attacco al parlamento e al museo Bardo
é la diana suonata contro tutti,
valori e istituzioni occidentali
ovunque sian fioriti in libertà.
Stringiamoci vicini ai Tunisini,
nella cultura e nell’economia:
intelligence e intelligenza forti e tese,
come violini ed archi contro i bruti
(fatti non furono a viver come bruti
ma come bruti vogliono essi viver).
A ferrea protezione della vita,
della civiltà, dell’umanità,
se il destino lo impone, anche con le armi.
Quel totalitarismo non temiamo,
tant’é rozzo, selvaggio, folle e stolto;
ma con ferocia estrema porta morte,
in Asia, Africa, Europa, dappertutto.
Piangiamo ora i fratelli al Bardo uccisi.
Quattro i nostri fratelli trucidati:
Giuseppina Biella, Francesco Caldara,
Orazio Conte, Antonella Sesino.
Al lupo che si sazia della pecora,
non cale dell’agnello che essa allatta
e dell’amore tenero di madre:
prevale l’istinto di conservazione.
Peggio agisce il jihadista in preda a Satana,
non per predatorio istinto necessario,
ma per cosciente brama di far male:
mente e sa di mentire ignobilmente,
riducendo a oggetto e simbolo “crociato”
il mite pensionato massacrato,
il novarese povero Caldara.
I simboli colpire! Nichilismo!
Di tutti i terroristi di ogni tempo.
Gli uomini in carne ed ossa meri simboli,
non persone da amare e rispettare,
oppure da avversare civilmente.
È la natura del materialismo,
del fondamentalismo d’ogni risma,
dei totalitarismi e dogmatismi:
uomini oggetto o merce non persone,
questa tabe il nostro secolo corrode!
Ahimè, questa teppaglia si fa Stato,
di criminalità forma statuale,
criminalità statuale organizzata,
a non aver futuro destinata;
alla sua certa fine contribuisce,
attirando su di sé l’ira del mondo;
negazionisti della Storia umana,
transustanziali a mummia del Califfo
con necrofilo gusto riesumata,
disonorati e vili esecutori
di turpi stragi, sante simulate,
dei foreign fighters tristi iugulatori.
I foreign fighters! Miseri sbandati,
ignavi e ignari dei valori umani,
diseredati giovani confusi,
adescati dai falsi musulmani,
corrotti con i soldi e con il sesso,
d’identità privati ed aggiogati,
ad uccidere spinti e a farsi uccidere.
Dell’umanità oggi questo è il nemico!
Si uniscano tutti i popoli civili
per distruggere questo verminaio!